Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/103

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rano tutto ciò che gli uomini dicono o fanno in di loro onore. Narrano a Terpsicore qual piú tra i mortali l’abbia celebrata ne’ cori e nelle danze; ad Erato qual piú l’abbia onorata nelle cose di amore. Ma di coloro, i quali con ardor puro e nobile costanza han coltivati gli studi della sapienza, dell’armonia e della bellezza, ragionan con voi, o antichissima Calliope, o celeste Urania; con voi, che tali sermoni amate e ne fate tesoro, che poi riversate nella mente di que’ felici tra’ mortali che vi piace ispirare. — Vilissima cosa è l’amore — avea detto Lisia, l’allievo della falsa sapienza. Il di lui nome risuonava nel fòro sulle labbra del volgo ateniese, il quale non le parole piú savie, ma, simile all’eco, le piú romorose ripete. Lisia lo avea detto, ed i vili avean ripetuta la sentenza di Lisia, perché essi misurano tutti gli affetti altrui dai propri, e vili diventano gli effetti i piú generosi se albergano in anima vile. — Ma temiamo — disse il saggio figlio di Sofronisco — temiamo non queste nostre menzogne offendano un dio potente e che trar potrebbe di noi altissima vendetta. Chi ignora la miseria, nella quale caddero Omero e Stesicoro per aver oltraggiati gl’ iddíi e gli eroi? Omero non conobbe mai la mano che Io puniva: conobbela Stesicoro; conobbe il suo fallo contro la bella figlia di Leda, e si mondò, e riacquistò il dolce lume degli occhi. Mondiamoci anche noi, o giovine virtuoso; mondiamoci, e ripetiamo, siccome Stesicoro fece, il carme della purificazione: «Egli non è vero quel sermone che ora abbiamo udito di Amore; né Lisia, né chiunque presta fede ai detti di Lisia, ha conosciuto l’amore giammai». — Amore c iddio; Amore è il piú antico degl’iddii. Né questa nostra terra stava ancora librata sul proprio peso in quello spazio immenso, in cui la luna, il sole e gli astri segnano coi loro giri eterni le misure del tempo; né esistevano ancora quegli altri iddii minori, ai quali della terra, della luna, del sole, degli astri è commessa la cura: la materia nuotava informe nel caos; ma sopra il caos, a fianco della Mente architettricc dell’universo, sedeva l’Amore. Cosí, quando i vasti, densi, informi globi di nebbia, in giorno in cui taccia ogni aura di vento, V. Cuoco, Platone, in Italia - Il 7