Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/82

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La padrona della casa, dalla quale io ti scrivo, è sorella di Ponzio nostro, ed è veramente sua sorella. Quando non ha altro in che esercitare l’ultimo de’ suoi figli, gli comanda di portar legna (*>. Ciò mi destò sulle prime qualche meraviglia, ed in veritá mi pareva soverchio. Ella se ne è avveduta, e mi ha detto: — La vita umana è simile al .ferro: coll’esercizio si consuma, è vero, ma utilmente; se non lo eserciti, la ruggine se lo mangia inutilmente e piú presto W. A te forse sembra strano, o ospite, che il figlio di un larte (3), il nipote di Ponzio, si educhi non altrimenti che il figlio del nostro povero e buon vicino Calvo; ma io ti dico che il nipote di Ponzio ha bisogno di cura maggiore per avvezzarsi da questa etá a fare ed a soffrire ciò che gli iddii vorranno che faccia c che soffra quando sará adulto. La sola necessitá insegna quanto basta al picciolo Calvo. Che altro gli rimane a sapere fuorché l’arte di non farsi corrompere dalla prosperitá, se mai gl’iddii gliela vorran concedere? Ma la prosperitá è rara: piú frequente è l’avversitá, e piú necessario in conseguenza è l’insegnare a tollerarla ed a vincerla a coloro i quali, avendo avuta la fortuna propizia nella fanciullezza, hanno piú da temerne che da sperarne nella gioventú e nella vecchiaia. Il nipote di Ponzio deve imparare non una ma due cose, difficilissime sempre ad apprendersi, quando si ricevono dai maggiori un nome illustre e qualche ricchezza: oprare e soffrir da forte (<). Una di queste due cose che ignori, il nipote di Ponzio diventa inferiore al figlio di Calvo. — Severissimi sono gli ordini della milizia. I sanniti sono maestri dell’arte, e piu che dell’arte sono maestri della disciplina f 5>. Nel tempo della stessa pace non obbliano le armi. Un buon (1) Horatius, 1 . c. (2) Catone, Frammenta. (3) Lar, Lars t Larts , ecc. era un nome etrusco (cioè italiano) non di uomo ma di dignitá. Corrisponderebbe forse al «signore» che oggi adopriamo o a qualche cosa di simile? Probabilmente da questa parola venne il nome di «lari *, quasi signori per eccellenza della casa. (4) «< Et azere et pati fortia Rotticinum est». (5) Sallustio, Catilinaria .