Pagina:D'Annunzio - Canti della guerra latina, 1939.djvu/169

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15. O Libertà, ma la collina tumida tra Nervesa e Biàdene ci nutriva come la tua mammella.

16. Per sette dì e per sette notti i petti eroici ne trassero una forza sempre novella.

17. Per sette mattini gli eroi videro te levarti dall’Adriatico prima del sole e aprire al giorno la porta.

18. Gridarono: «Benché tu ci uccida, lèvati. Lèvati, e che tutti moriamo per te, non importa.»

19. È questo il grido di questo giorno, più alto che i gridi delle aquile d’Eschilo, più selvaggio che i gridi delle Erine di Dante.

20. È il grido che comanda alla battaglia di riaccendersi e al tempo di sostare e ai morti di risorgere e ai vivi di moltiplicarsi nel sangue.