Pagina:D'Annunzio - La figlia di Iorio.djvu/149

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Atto III. Scena II 143


Cristo mi disse:“Non aver paura„.
San Giovanni mi disse:“Sta sicuro„.
Il coro delle parenti
- Oh che turba di gente viene dietro
lo stendardo! Vien tutta la contrada.
— Iona di Midia porta lo stendardo.
— E che silenzio, come a processione!
— Ah che pietà! Sul capo il velo nero.
— Le ritorte di legno alle sue mani,
come pesanti, grosse come un giogo!
— E col càmice bigio e i piedi scalzi.
— Ah chi ci regge? Io metto faccia in terra
e chiudo gli occhi, e non voglio vedere.
— Lonardo della Roscia porta il sacco
di cuoio; Biagio Gudo, il can mastino.
— Mettetegli nel vino un po’ di ràdica
di solatro, che perda il sentimento.
— Cocetegli nel vino erba morella,
ch’esca della memoria e non s’accorga.
— Va, Maria Cora, che sai medicina,
aiuta Ornella a fare il beveraggio.
— Grande il misfatto ma grande il patire.
— Ah che pietà! Guarda la gente, come
è muta! Viene tutta la contrada.
— Han lasciato le vigne in abbandono.
— Oggi uva non si coglie. Anco la terra
è a lutto. Chi non piange? Chi non piange?
— Guarda Vienda. Pare in agonia.