non vale 45simiana acerba,
così per lui biada opima
non vale un pugno
di sale mordace.
Troppo gli piace, 50Aretusa. Ingordo
n’è come capra sima.
Forse ha un ricordo
marino il sangue di Folo.
Egli è forse figliuolo 55degli Ippocampi
dalla coda di squamme.
Ora è fiamme e lampi,
ma prima
era forse argentino 60o cerulo o verdastro
come il flutto, gagliardo
come il flutto decumano.
E nel vespero tardo,
all’apparir dell’astro 65che cresce,
al levar della brezza,
tutto acquoso e salmastro
venuto in su la proda,
mansuefatto,