Pagina:D'Annunzio - Laudi, III.djvu/276

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DELLE LAUDI - LIBRO

Sacra tra gli oleandri giovinetti
e i sepolcreti dei Latini prisci.

25Si tace il Fonte ne’ suoi marmi lisci
come quando Tarpeia la Vestale
vi discendea con l’anfora d’argilla.
Tremola il capelvenere sul tufo
e sul mattone, l’acqua è glauca, tinge
30il suo letto lunense; una lucerta
su l’ara dei Diòscuri tranquilla
gode in grembo alla dea di lunga face.

Ombre delle farfalle in quella pace!
Poc’acqua accolta, santità dell’Urbe!
35Le custodi del Fuoco sempiterno
scendono alla marmorea piscina?
o i Tindàridi rossi di latina
strage, per beverare i due cavalli?
Deh lauri nuovi! Presso il puteale
40crescono, nel sacrario di Iuturna.

Li veglia la Speranza taciturna.


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