Pagina:D'Annunzio - Laudi, III.djvu/89

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TERZO - ALCIONE

10che lineata pare
dalla mano sicura
del figulo onde nacque
il purissimo vaso
che vale e non corusca
15né pesa, specie pura,
l’orgoglio della mensa
e della tomba etrusca,
il fiore delle forme
nel cielo senza occaso,
20or qual mai novo caso
fece che dall’immensa
Asia o dall’Africa usta
sen venisse il deforme
somiero a stampar l’orme
25su la tua levità
divina e, come fa
il giumento crinito
dal tranquillo occhio amico
dell’uomo, a someggiare
30con la sua gobba onusta
le spoglie dell’augusta
selva tra l’Arno e il Mare?

Passano per la macchia,
vanno verso la ripa,


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