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60 iii. egitto: sulle rocce e sui papiri

sola facciata viene fornita in rotoli piuttosto lunghi. Man mano che si procedè nella scrittura, colonna dopo colonna, si deve svolgere il rotolo da una parte, tenerlo arrotolato dall’altra e nello stesso tempo fare in modo che la superficie usata in quel momento per la scrittura sia stabile e piana.

Caccia nel deserto (part.): affresco tombale a Beni Hasan.

Il “padrone” della scrittura è lo scriba, maestoso e solenne, consapevole che con la sua arte persone e avvenimenti possono essere ricordati nei secoli. Gli scribi non sono semplici “scribacchini”: sono alti funzionari dell’amministrazione dello stato, subordinati solo al faraone e al ministro.

E pervenuto a noi un discreto quantitativo di papiri, trovati nelle piramidi o nelle tombe di alti funzionari. La maggior parte sono di argomento religioso. I papiri interessanti dal punto di vista matematico sono pochi. I più importanti sono:
1. Il papiro Rhind, conservato al British Museum;
2. Il papiro di Mosca;
3. Il papiro Reale di Torino (XIII sec. a.C.).

Inoltre, sono da ricordare il papiro di Kahun (ora a Londra), il papiro di Berlino, due tavolette di legno