Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/128

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XII.

Sentenza di suor Silvia Casati.


Salvo il nome mutato, comincia col preciso formolario già notato nella sentenza di suor Candida:

i capi d’accusa son tre, cioè:

1.° la complicità negli amori dell’Osio, e di suor Virginia;

2.° aver favorito le assenze dal Monastero di suor Virginia;

3.° essere stata correa nella uccisione di Catterina da Meda; e tutto questo espresso ne’ termini stessi adoperati nella sentenza di suor Candida.

La condanna è pur essa colle medesime parole.


XIII.

Processo verbale dell’esecuzione delle sentenze precedentemente trascritte contro Candida, Benedetta e Silvia.


Præfatis sororibus Candida, Sylvia et Benedicta in quodam cubiculo superiori monasterii sanctæ Margheritæ coram domino vicario crim. fuerunt per me not., eisdem monialibus optime audientibus et intelligentibus, lectæ materna ac germana lingua vulgariterque prescriptæ sententiæ de verbo ad verbum, separatim ut supra, presentibus etiam venerabilib. monialib. Angela Margarita de Sacchis abbatissa prædicti monasterii, ac Francisca Imbersaga vicaria, ex ordine domini Vicarii invocatis testibus;

Alle predette suore Candida, Silvia, e Benedetta, che ben le ascoltarono ed intesero, furono da me notaro, in una cella al piano superiore del monastero di santa Margherita, e alla presenza del signor Vicario Criminale, lette in lingua latina e volgare, le antescritte sentenze, parola per parola, una per una: e vi si trovavano astanti anche le venerande religiose Margherita de’ Sacchi priora, e Francesca Imbersaga vicaria del detto Monastero, per comando del signor Vicario chiamate in testimonio;