Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/40

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scala, di sera, e che fosse posta in luogo per far venire giù dal cielo d’una camera; e fu detto ch’era stata vista nella camera di suor Benedetta: si restava maravigliati per la vista di detta scala in quel luogo; et essendo avvisata di queste cose, son andata così nella camera di suor Virginia; ma non feci tutta la diligenza, perchè temevo, che, sentendo dire parole di sospetto, suor Virginia strillasse; e, infatti, mi disse molte minacce.


Subdit interrogata:

Interrogata soggiunse:

Ho quarantacinque anni.


Quæ cum dictu fuerint pro horæ tarditate discessit, imposito dictæ moniali silentio sub pœna excommunicationis

Dette le quali cose, essendo ora tarda, la detta monaca si partì, avuta intimazione, sotto pena di scomunica, di serbarne rigoroso silenzio


Questo primo interrogatorio fu da me trascritto per intero: ovunque ci ha latino gli è quello il testo; la traduzione letterale che vi posi a riscontro è una mia aggiunta, a sussidio di que’ lettori che fossero per bisognarne: del resto copiai fedelmente, non solo in quanto si riferisce al frasario (a cui non tralascerò di attenermi anco in seguito) ma altresì rispetto all’ortografia: credo che un tal saggio sia per bastare: riuscirebbe pesante, non tanto a me quanto ai lettori proseguire in cosiffatte trascrizioni d’errori e ripetizioni stucchevoli; mi permetterò quindi nelle citazioni che verrò facendo di ommettere così gli sconci d’ortografia, come le ripetizioni, ed ogni superfluità.

Il giorno seguente vent’otto novembre 1607 furon uditi in esame Domenico de’ Ferrari, ed Elisabetta Sarra sua moglie, che avevano servito le monache di santa Margherita per otto anni in qualità di fattori, e n’erano stati licenziati poche settimane prima.