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108 valladolid.


ladolid ricevette il titolo di città; "Usted sabe, Felipe segundo, hijo de Carlo quinto, padre de..." — "Lo sé, lo sé;" m'affrettai a rispondere per salvare il realito, e dato un sinistro sguardo al sinistro palazzo, m'allontanai.

Di fronte al palazzo reale è il Convento dei Domenicani di San Paolo, con una facciata di stile gotico, così ricca, stracarica di statuette, di bassorilievi, d'ornamenti d'ogni maniera, che basterebbe la metà ad abbellire un vasto palazzo. In quel punto vi batteva su il sole, e l'effetto era stupendo. Mentre io stavo contemplando a mio bell'agio quel labirinto di scultura, dal quale lo sguardo, una volta cadutovi, par che non possa più uscire; un accattoncino di sette o ott'anni ch'era seduto in un angolo lontano della piazza, si spicca dal suo posto come da corda cocca, e si slancia verso di me, gridando con voce tenera e affannosa: «Señorito! Señorito! que le quiero á Usted mucho!» (ch'io le voglio molto bene). Questa è nuova, pensai, che i poveri facciano delle dichiarazioni d'amore. Mi si venne a piantare dinanzi, e io gli domandai:

"Porqué me quieres?"

"Porque" mi rispose con franchezza "Usted me da una limosnita."

"E perchè ti debbo dare una limosnita?"

"Porque...." rispose esitando; poi risoluto, col tuono di chi ha trovato una buona ragione: "Porque usted tiene el libro."

La guida che avevo sotto il braccio! Ma vedete