Pagina:De Gubernatis Galateo insegnato alle fanciulle.djvu/13

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riuccia, se un padrone si lasciasse sempre comandare dal suo servo, invece di farsi obbedire, o se gli facesse mancare il necessario? Diresti, che è un cattivo padrone. E così è colui che non sa comandare al suo corpo di muoversi con dignità e con grazia o che non lo mantiene igienicamente, nutrendolo con cibi salubri, facendogli respirare aria pura, vestendolo con nettezza e decenza, secondo la sua condizione, tanto pel rispetto che dobbiamo a noi stessi, quanto per quello che gli altri hanno il diritto di aspettare da noi.

Perchè se siamo obbligati, alcuna volta, da circostanze impreviste, di presentarci spettinati, sudici, od in abito poco decente, tosto ne domandiamo perdono? 1° Perchè supponiamo che il nostro aspetto produca una sgradevole impressione su chi ci vede, ne diminuisca la stima, e ne siamo dispiacenti; 2° perchè in società vi sono delle consuetudini che bisogna conoscere e rispettare, quand’anche esse ci riescano costose e pesanti.

Diogene, rinomato filosofo greco col suo cinismo, si rendeva ridicolo sebbene molte delle sue massime fossero sapientissime. Solo curando lo spirito, egli sprezzava ciò che concerneva il corpo. Abitava in una botte, rinunziando ai comodi d’una buona casa; vestiva indecentemente e si faceva un pregio di non sentir bisogni. Ridotto ad estrema povertà, solo una coppa per bere s’era conservata. Un giorno vide un fanciullo che, appressatosi ad