Pagina:De Joinville, Galvani - La sesta crociata - 1872.djvu/62

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lxii lezione preliminare.

gusti, poscia vi apprendessero ad amare a comune il santo nome di Gesù Cristo.

Ma come potrei io qui far conoscere a’ miei italiani, anche solo per cenno, una parte almeno di quei moltissimi autori, i quali scrivendo:

Versi d’amore e prose di Romanzi

in lingua d’oil, sono pure tanto istruttivi per noi, quanto certo qualsivoglia di quella onorata schiera di Siculi, a’ quali i Toscani non lasciarono forse altro onore che quello d’essere stati tra i primi trovatori in lingua di sì? Certo che un’opera così lunga non può essere nè del tempo presente, nè del luogo: per la qual cosa non volendo pure ch’essa sia interamente desiderata dall’argomento, cercherò ora di supplirvi in qualche modo collo estrarre dalla Vita che di Luigi IX il Re Santo di Francia scrisse il Signore di Gioinville suo contemporaneo, alcuni fatticelli, i quali possano trovare in sè medesimi compimento, e traducendoli fedelmente, colla giunta di solo quanto basti ad integrarli, rendere per guisa tale ricalcata in nostra lingua l’immagine dell’antica lingua francese.

Se da questo mio fatto ne sorgerà poi nei lettori il giudizio che pure la stretta mia traduzione ricordi la prosa del buon secolo della nostra favella, sia allora finalmente che la lingua d’oil abbia l’amore di molti italiani, e sia che il volgarizzamento, di cui io appena esibisco un indizio, venga condotto a termine da qualcuno, il quale conoscendo intimamente la natura dei due linguaggi, sappia, col rendere fedelmente quello del buon Siniscalco di