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cifiche e tranquille, passando sotto quello di Ras Area, divennero tosto turbolenti ed irrequiete. Or questa or quella provincia si rifiutava di pagare il tributo, e re Giovanni direttamente o per mezzo dei suoi generali, era obbligato ogni tanto a prestar mano al figlio, per tenere a freno la popolazione del Wollo, che pure oggigiorno aspetterebbe ansiosa di essere liberata, per opera di Menilek, dalle vessazioni del Negus e suoi generali.

Sul mal governo fatto da Ras Area in queste province, e sullo stato miserando in cui si trovano, scrisse l’Ing. Capucci dallo Scioa 1. L’uccisione di Ammedì Saddik, governatore dell’Ucciale, che si risentiva col figlio di re Giovanni del modo con cui taglieggiava i suoi sudditi, uccisione avvenuta per mano dello stesso Ras Area nel Luglio 1885, mise al colmo il malcontento generale.

Ras Area, secondo il solito, abbandonato il paese, ricorse al padre, il quale questa volta venne in persona a reprimere la rivolta; sulla fine del Dicembre girava sull’altipiano del Wollo, rubando gli armenti e le granaglie che trovava, uccidendo i prigionieri e bruciando i villaggi: si fermò nella pianura di Ciafa, e fu qui che Menilek lo

  1. Bollettino della Società Africana d’Italia Settembre-Ottobre 1886.