Pagina:De Marchi - Demetrio Pianelli, 1915.djvu/364

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— Do.... dove l’avete trovata?

— Indovinate.

— Ma, non saprei....

— Tra la sponda e la coperta del letto.

Beatrice non seppe trattenere un altro trasporto di ilarità.

— To’.... — disse Demetrio, socchiudendo quasi del tutto gli occhi, mentre imponeva a sè stesso di non essere troppo imbecille.

— Trattandosi di uno sposo, è quasi un augurio....

— E.... avete.... letto?

— Naturale.

— Meglio, già, la lettera era per voi. E avete.... avete anche pensato?

— Non vi so dire, caro voi. Mi pare una cosa così strana!

— Che cosa? — soggiunse l’altro, stiracchiando le parole per sostenere un dialogo, che minacciava di cascare d’ambo le parti.

— L’idea che io possa rimaritarmi.

— Ebbene? — continuò Demetrio, pesando e compesando le parole, mentre si tirava la coltre più sopra la bocca.

— Ho voluto prender tempo a riflettere e per questo non sono venuta a trovarvi prima, perchè temevo che me ne parlaste....

Beatrice disse queste parole cogli occhi bassi, seguendo colla punta del suo parasole le