Pagina:De Marchi - Demetrio Pianelli, 1915.djvu/46

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chio ad assistere agli strazi di una lunga e dolorosa agonia. La sua povera Emilia non voleva morire a venticinque anni!

Si era attaccata colle braccia lunghe e stecchite al collo del suo Arturo e non finiva mai di chiamare fra i singhiozzi della morte la sua piccola Teresa. Sono notti spaventose che ti portano via la vita: un pezzo di noi se ne va con chi muore.

Era partito subito la mattina, lasciando la sua morta in mano ad alcuni parenti e si preparava ora a tornare per riportarne a Milano il corpo.

Il commendatore, uomo di cuore e discreto, non fece difficoltà, anzi gli diede licenza per una settimana, ma, tiratolo un momento in disparte, gli disse sottovoce:

— Però ha fatto regolare consegna al Pianelli?

— Ieri non ho avuto tempo. Son tornato anche per questo.

— Male! Non vorrei che avesse dei dispiaceri. Ho sentito delle voci.... Basta, non perda tempo, e non si esponga a certi pericoli.... Se vuole che mandi il Miglioretti....

— Grazie, vedrò....

Il Martini uscì dall’ufficio del commendatore col cuore un po’ inquieto. Carattere delicato e scrupoloso, quel semplice rimprovero gli bruciava sul cuore come un carbone ac-