Pagina:De Marchi - Il cappello del prete, 1918.djvu/62

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— Certamente.

— E credete che «u barone» voglia vendergli la villa?

— Fammi indovino e ti farò ricco.

— Dovrebbe regalare un paliotto d’oro.

— Speriamo prima nell’edificazione delle anime e poi, se c’è tempo, si pensi al pallio e al baldacchino che i topi hanno rosicchiato.

— Avviene sempre così, quando va male il raccolto delle noci. I topi, non avendo le noci, diventano cattivi e rodono le cose sacre. Voi dovreste maledirli una volta.

— Perchè, povere bestie? E non guastiamo anche noi le cose sacre, quando ci spinge un forte appetito? Peggio dei sorci, non sempre ci contentiamo di noci....

....................

Mentre il piovano e il campanaro facevano questi discorsi davanti alla canonica nella queta caldura del meriggio, «u barone» ammazzava prete Cirillo. Il colpo era riuscito in questa maniera:


*


Il barone era andato incontro al prete con un viso allegro, gli aveva chiesto notizie della sua salute, se il viaggio era stato buono.

Poi soggiunse:

— Venite, don Cirillo; ho mandato or ora in