Pagina:De Roberto - Ermanno Raeli.djvu/182

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XI.


La contessa di Verdara, tra riluttante ed insistente, ma comprendendo di non dover chiedere di più, era scomparsa in fondo al corridoio; la signora d’Archenval, accasciata sul suo letto, con la faccia tra le mani, non dava alcun segno di vita — e Massimiliana restava tutta allo schianto che la tragica prova le aveva prodotto.

Vi è una specie di forza tutta negativa, particolare agli spiriti troppo provati dal dolore, la quale consiste, invece che nell’agire sulle circostanze esteriori, come fa la reale energia, nel resistere all’azione di queste medesime