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254 ermanno raeli.

creduta pura ed immacolata, unicamente degna dell’amor suo, di quell’amore timido, discreto, rispettoso, supplichevole... ah! di quell’adorazione infinita?...

S’era alzata, smaniando; era andata ad appoggiare la fronte ai vetri della finestra, guardando nel buio. Vi era dunque qualche cosa di più terribile del dolore, l’idea del dolore di cui si è causa?.. E il bisogno di rivederlo sorgeva adesso in lei, imperiosamente. Ella si diceva di non poterlo lasciare in quel modo, sotto l’impressione della brutale rivelazione: era necessario completarla, giustificarsi... No, non giustificarsi; ma parlargli, dirgli tutte le circostanze dell’orrore, non lasciarlo così... Percorreva ora la sua camera, da un capo all’altro; il rumore dei suoi passi si attutiva sul grosso tappeto. Di tratto in tratto ella si arrestava, mettendo innanzi le mani, come per respingere qualcuno. Imaginava di trovarsi sola con lui, lo vedeva stringersela fra le braccia, avvicinarle le labbra alla bocca, sentiva il fuoco del suo bacio... «No!.. non come