Pagina:De Roberto - Gli amori.djvu/127

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ria dài.

Ma guai al vinto, se tenta ancora illudersi, sognare, sperare; al vinto, guai!

     No, la Speranza è morta
   per mano del Dolore:
   è troppo tardi ormai.
     Io sparirò. Ma innanzi
   di perderti per sempre,
   odi: vissuto ho assai
     se pur t’ho conosciuta,
   se a te d’accanto un giorno
   vivere meritai.
     Forma della Bellezza,
   Anima luminosa,
   non ti vedrò più mai,
     ma Fior della memoria,
   immacolata Idea,
   Spera d’ardenti rai,
     Faro delle mie notti,
   Sole dei giorni miei,
   eterna in me vivrai...

Il pianto è dolce, soave, grato. Quantunque io disperi, la mia disperazione non è insopportabile. Forse una secreta inconfessata a me stesso speranza germina nell’anima mia?

Vederla! Vederla! Ancora vederla! Nutrirmi ancora della sua vista!

Voci di gioia.

Parole arcane.

Sospiri e fiamme.

Ah! le parole, le parole sonore, clamorose, squillanti, le parole che dicano tutto, io so le parole, sento di poterle trovare. Come un liquore di fuoco scorre per le mie vene; io mi sento travolto da un turbine risplendente e riso