Pagina:De Roberto - Spasimo.djvu/207

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l’inchiesta 195

contessa d’Arda vi portava. Se non l’amavate più, perchè non la lasciaste senz’altro al suo destino?

— Ella mi voleva suo.

— Anche sapendo che a voi non importava più di lei?

— Credeva d’essersi unita a me per sempre.

— E voi sentivate come una specie di dovere, qualche volta, fra una corsa e l’altra, fra l’una e l’altra avventura, di tornare per un poco presso di lei? Questo sentimento vi fa molto onore!

Il principe guardò in faccia il Ferpierre, quasi in atto di replicare all’ironia dell’osservazione. Poi, chinato il capo, a voce bassa, con accento d’amarezza, disse:

— Questo sentimento fu anche molto provvido!... Infatti, quando ella potè credere d’essersi liberata di me e pensare a disporre altrimenti della propria vita, io venni a rammentarle l’impegno antico, l’errore che doveva pesare su lei irreparabilmente!

Diceva egli così perchè questa era la verità o perchè, colpevole, comprendeva l’efficacia della difesa?

— Avevate anche da ricorrere a lei per denaro?

Zakunine alzò la fronte a quella domanda, fissando lo sguardo improvvisamente acceso sul magistrato; poi tornò a chinarlo, confuso.

— Che cosa vi ha trattenuto a Zurigo tutta questa estate?

— La propaganda.