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alla morte, avvenuta il 29 dicembre) in un manoscritto (solo in piccola parte autografo, ma tutto corretto e riveduto da lui), che costituisce la parte veramente da lui autorizzata e che corrisponde ai primi trentadue capitoli della presente edizione. Ma già nel 1879 e nel 1881 il De Sanctis aveva pubblicato nella Nuova Antologia1due saggi leopardiani: Leopardi risorto (15 ottobre 1879) e II nuovo Leopardi (1 luglio 1881), che continuavano lo studio sul Leopardi e che, se la morte non avesse interrotto il lavoro del critico, sarebbero stati certamente aggiunti alla parte riveduta e corretta del manoscritto napoletano, come sarebbe avvenuto per altri due capitoli: Silvia e I nuovi idillii rimasti manoscritti. Come base di una pubblicazione del saggio incompiuto rimanevano così il manoscritto conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli (Carte De Sanctis, fasc. 70, XVI, c. 51)2, e, per la prosecuzione dopo il cap. XXXII, i due articoli citati della Nuova Antologia e alcuni manoscritti ora posseduti dalla Biblioteca Provinciale di Avellino3: precisamente, nel quaderno IV il testo autografo dei capp. XXXIII, XXXIV, XXXV, XXXVI, XXXVII, nel quaderno V una copia del cap. XXXVII, nel quaderno VI una copia del cap. XXXVIII e due brevi scritti: Silvia e A Recanati pure non autografi, nel quaderno VII una copia frammentaria del cap. XXXVI. Altra copia del cap. XXXVI si trova allegata al manoscritto della Nazionale di Napoli.

Nel 1885 Raffaele Bonari, scolaro del grande critico, pubblicò il manoscritto di Napoli, con il titolo: Francesco De Sanctis, Studio su Giacomo Leopardi (Napoli, Morano, 1885) aggiungendovi il capitolo Il nuovo Leopardi (nella redazione della Nazionale di Napoli, imperfetta ed intermedia fra l’autografo e la stampa) senza numerarlo e considerandolo erroneamente come «il paragrafo che segue imme-


  1. E prima, nel 1877, pure nella Nuova Antologia, erano usciti due saggi leopardiani: La Nerina di G. Leopardi e Le nuove canzoni di G. Leopardi che passarono poi, con quello del 1869 su La prima canzone di G. Leopardi, nei Nuovi Saggi critici (Napoli, 1879), e sono ora ripubblicati nel II e III volume dell’edizione dei Saggi critici a cura di L. Russo (Bari, Laterza, 1952).
  2. Si vedano in proposito le pagine riguardanti i manoscritti desanctisiani della Nazionale di Napoli nel volumetto di B. Croce, Gli scritti di F. De Sanctis e la loro varia fortuna, Bari, 1917, pp. 26-28.
  3. Oltre ai manoscritti da noi utilizzati, il fascicolo della Provinciale di Avellino contiene: nel quaderno I l’autografo del saggio La prima canzone di Giacomo Leopardi, nel quaderno II e nel quaderno III due copie autografe del saggio Le nuove canzoni di Giacomo Leopardi.