Pagina:De Sanctis, Francesco – Giacomo Leopardi, 1961 – BEIC 1800379.djvu/343

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nota 337


Cap. IX, p. 62 rr. 1-64 r. 2: tutto questo brano «Unico... prosa» manca in Ro. P. 62 r. 11: «emulava al Davanzati», lezione che noi manteniamo (Co corregge «al» in «il») in base ad esempi classici di tale uso latineggiante di «emulare» con il dativo. P. 64 rr. 2-3: «A diciannove anni», Ro «Questo giovane a diciannove anni»; ivi r. 9: «Continuava pure ne’ suoi esercizii poetici», Ro «A questo tempo si riferiscono anche le sue prime poesie originali». P. 66 rr. 10-12: il brano «Imitò... morte» sostituisce il seguente brano di Ro: «Più tardi mandò allo Stella, a cui aveva già mandato il Nettuno e il Frontone e la versione di alcuni frammenti di Dionigi di Alicarnasso scoperti da Mai, un nuovo manoscritto, intitolato Cantica della morte»; ivi rr. 22-31: il brano «inserì... intorno» sostituisce il seguente brano di Ro: «inserì in quella edizione due elegie e un frammento, parti di quel poemetto che aveva intitolato la Cantica. Nell’edizione di Firenze rimane il Primo amore e dell’altra elegia rimane solo un frammento». P. 67 rr. 5-6: «Il frammento cavato dalla cantica ha per titolo: Lo spavento notturno», Ro «Uno di questi frammenti è intitolato Lo spavento notturno ed è appunto quello che cominciava: ‘Era morta la lampa in occidente’»; ivi r. 8: «ciel stellato», Ro «cielo stellato» (lezione da noi adottata): ivi rr. 17-18: «concetti allegorici». Ro «personificazioni allegoriche con in mezzo l’episodio del suo primo amore»; ivi rr. 21-22: «Ma tale non parve a Giacomo, che ne conservò quel solo frammento», Ro «Ma tale non parve a Giacomo, nella cui mente già maturava un Amore e morte ben diverso, e lasciò andare l’allegoria e conservò alcuni frammenti»; ivi rr. 24-25: «di una fattura molto fina, evidentemente ritoccati e limati», Ro «di una fattura molto fina»; ivi r. 31: dopo «prima» Ro ha: «La qual descrizione finisce con una sentenza alla petrarchesca: Dilettevole quaggiù null’altro dura». P. 68 r. 20, p. 69 r. 17: al posto del brano «Questo... Giordani» Ro ha il brano sul Primo amore che in N è spostato all’inizio del cap. XI (P. 82 r. 15, p. 84 r. 9) e che in Ro ha un diverso inizio («A questa cantica si riferivano le due elegie rimasteci, che narrano il suo primo amore. Vogliono che una sua cuginetta gli abbia ispirato questa prima fiamma dei nostri sedici anni. E che fiamma in cuor giovane, appassionato, solitario e melanconico! Nella sua ingenuità ecc.») e l’aggiunta di questo brano: «L’altra elegia che comincia ’Dove son?’ rappresenta lo stato dell’amante dopo la

22 — De Sanctis, Leopardi.