Pagina:De Sanctis, Francesco – La giovinezza e studi hegeliani, 1962 – BEIC 1802792.djvu/218

Da Wikisource.
212 la logica di hegel

mente è fuori di sé, rapporto all’altro, al nientessere, suo fisso di là. Tale è il dovere della sua morale: lotta perenne, assoluto irraggiungibile di là.


L’infinito del Quantum.

L’infinito progresso è l’infinito grande o piccolo — quantum come grande o piccolo; non essere del quantum; come infinito astratto non essere, la determinazione o l’essere altro del semplice grado, e perciò fuori di esso, di là. Ma questo non essere è anch’esso quantum: il quantum avente nella sua determinazione o non essere il suo essere determinato, si continua in esso: così il di là è tolto, e l’estrinseco è un quantum. Ma nell’estrinseco il quantum è presso se stesso: esso è mediante il suo essere altro: così nell’infinito progresso è posto il concetto del quantum: in lui sussiste il toglimento del quantum, ma insieme del suo di là, la negazione del quantum, e la negazione di essa negazione. La sua verità è la loro unità, dove essi sono momenti — espressione e liberazione della contraddizione. Il risultato è di nuovo il Quantum, non più immediato, ma secondo il suo concetto. Il suo concetto o qualità è l’estrinsechezza o indifferenza della determinazione; ed ora è posto nella sua estrinsechezza di essere se stesso, rapporto su di sé, unità con sé, determinato qualitativamente. Questo qualitativo è Essere per sé, perché il suo rapporto su di sé è uscito dalla mediazione, negazione della negazione. Cosi il Quantum ha l’infinito o l’essere determinato per sé non più fuori, ma in sé. L’infinito è non il vuoto non essere, ma la Qualità: l’estrinsechezza non il di là, ma il proprio momento del quantum — due quanti momenti di una unità.

Nota. Nel panteismo moderno ogni opposizione è solo quantitativa: più o meno gradi di forza o di materia di una sola qualità, l’assoluto-essere in sé, intrinseco, primo, immediato nella sua quantitativa differenza uguale a sé. Non posto però uguale per se stesso; il quantitativo è la prima negazione, non l’infinito, la negazione della negazione. Il quantitativo passa nel qualitativo; e solo nell’opposizione qualitativa esce fuori il posto Infinito, l’Essere per sé.