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MANIFESTO
PER LA TRADUZIONE DEL «MANUALE
DI UNA STORIA GENERALE DELLA POESIA»
DI KARL ROSENKRANZ

La storia che pubblichiamo per istampa è una di quelle gravi opere, che onorano la moderna letteratura tedesca, unica, se si guardi all’ampiezza della materia, egregia, se si ponga mente al buon giudizio e al fino gusto dell’autore. Il quale è stato il primo, e finora il solo, che abbia compresa la poesia nell’universalità. della sua esplicazione, non ci essendo nazione o età che sia rimasa fuori del suo vasto ordito. Sobrio e giudizioso nella scelta de’ particolari biografici, preciso nell’ordine cronologico, severo nella logica connessione delle cause e degli effetti, egli ha saputo comporre tanta congerie di fatti ad una vasta organica unità, rappresentazione vivace dello stesso pensiero umano rivelantesi nella più perfetta delle arti. E se egli è stato biasimato del suo sistematico schematismo, ovvero della sua costante applicazione di categorie speculative alla materia storica; non di meno egli ha in parte cansato i due difetti, che sogliono rimproverarsi generalmente alla critica tedesca: la costruzione della storia a priori, sottoponendo sovente i fatti a sistemi preconcetti, ed una soverchia predilezione per l’umanità e la nazionalità con iscapito dell’elemento individuale. Onde nasce la calma della sua esposizione, più da giudice che da avvocato, la sua fedeltà storica guidata da una critica diligente pura del pari di superstizione e di scetticismo, ed una cotale alta e larga maniera di giudicare, che s’innalza sopra ogni par-