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i20 la poesia cavalleresca

fate per la fantasia orientale sono belle ragazze con forze soprannaturali che concedono a’ loro amanti. Passando in Occidente, la loro fisionomia s’è fatta più fosca. Il Boiardo non le ha capite: sono le sue figure più sbiadate. Ariosto se ne è impadronito, ha aggiunto loro un concetto ed una forma. Rappresentano le forze interne dell’animo.

Ariosto ha immaginato un guerriero in cui lottano l’angiolo e la bestia, la prosa e la poesia, prendendolo come al solito dal Boiardo. Boiardo aveva immaginato un guerriero stipite degli Estensi, imitando Virgilio che aveva fatto di Enea lo stipite de’ Cesari. Fece Ruggiero discendente di Ettore, sicché gli Estensi trovavansi parenti di Cesare e Ferrara sollevata all’importanza di Roma. Ruggiero è inventato sullo stampo di Achille: doveva scegliere fra una vita lunga ed una vita gloriosa. Atlante suo protettore lo chiude in un castello incantato fra danze, musiche e donzelle. Brunello fa rappresentare li presso una giostra, a cui Ruggiero accorre. Il voler rifare l’Achille omerico è l’incubo de’ poeti italiani, che non ci sono riusciti: i Ruggieri d’Ariosto e di Boiardo, il Rinaldo ed il Ricciardo del Tasso sono tante nuove edizioni d’Achille.

Ariosto s’è impadronito di questo concetto e l’ha reso poetico. In Ruggiero vi sono due uomini: il materiale ed il poetico. Atlante ed Alcina rappresentano le potenze sensibili e concupiscibili dell’uomo; Bradamante e Melissa la parte spirituale. Anche in Omero le divinità rappresentano le passioni umane, ma sono introdotte come persone reali.

Ariosto sa quel che fa. Bradamante è una Penelope. Alcina è bassa e materiale. Ruggiero esita fra le due.

Da una parte stanno Bradamante e Melissa, che rappresentano l’istinto della gloria, l’amor puro; dall’altra, Atlante, la parte prosaica, l’amore ignobile della vita, Alcina, la concupiscenza.

Alcina non è una creazione d’una bellezza assoluta. Ha un gran vizio; è una figura allegorica, e non possiederà mai tutto il rigoglio della vita individuale. Se volete sapere che le manchi, ricordatevi di Armida, tanto popolare perché dietro la maga