Pagina:De Sanctis, Francesco – La poesia cavalleresca e scritti vari, 1954 – BEIC 1801106.djvu/78

Da Wikisource.

iv. l’«orlando innamorato» 73

non volendo mostrarsi d’interior generosità, la rimanda illibata. Sopravviene lo speziale, che dichiara di aver dato un preparato innocuo ad Iroldo. Il marito, dopo alcun tempo, si allontana e si finge morto acciocché sua moglie possa maritarsi con Prasildo.

Vi è qualcosa di ridicolo, ma è pure il primo episodio italiano in cui apparisce quell’amor violento che ha poi ispirati tanti romanzi. Vi è verità e sentimento; si sente sorgere la poesia drammatica.

Ma gli episodi si accavalciano troppo: è cosa da non finirla. Un cavaliere non può muovere un passo senza incontrare dragoni, leoni, demoni, giardini incantati, fate, ecc. Non hanno punto che fare col principale e straccano.

Ma questo poema, non merita d’esser dimenticato: il concetto di fusione dei due cicli mostra fantasia e vastità di ingegno. Questi episodi sono germi che fruttificheranno in più nobile terreno.

Il Boiardo è poeta che non crea senza dar contegno e fisonomia distinta e inconfondibile alle sue creature. I suoi personaggi cristiani sono Orlando, Ranaldo, Bradamante, Astolfo; gli altri sono comparse. Bradamante è appena abbozzata, non comparendo che in fin del poema. Orlando ha elementi nobili: è casto, serio, non esprime passioni ignobili. Una fata gli dice: — Vien meco e ti darò tutto l’oro del mondo — ; ed egli risponde nobili parole ed altere. Ranaldo è quasi il suo contrapposto; essendo povero, ladroneggia spesso; è brutale, feroce, plebeo, avido dell’oro. Il buffone del poema è Astolfo: galante, gentile, lindo, millantatore, che né le bastonate né la prigionia può correggere.

E anche più notabile ne’ guerrieri pagani, che tutti sono rimasti: li sa preparare, impiega molta arte per metterli in iscena; sicché, vistili una volta, non potete dimenticarli. Ricordatevi come è’introdotta Marfisa.

Per primo guerriero pagano apparisce Gradasso, che occupa sette canti; dopo Gradasso, vengono Sacripante ed Agricane; esauriti questi, Marfisa attira l’interesse. Quando siamo stanchi di Marfisa, succedono Agramante e Rodomonte; e poi apparisce