Pagina:De Sanctis, Francesco – Lezioni sulla Divina Commedia, 1955 – BEIC 1801853.djvu/158

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Quale è il significato di questo «s’ergea»? Quando io mi trovo la prima volta di rincontro ad un grande uomo, poniamo pure che io sia un gigante e quegli un pigmeo, io mi sento quasi per istinto far piccolo piccolo, e pili egli mi par grande e piú io mi rimpiccolisco. E per contrario ci ha uomini abbietti che vanno per le vie pettoruti e si drizzano tutti nella persona, e possono essi stirarsi quanto vogliono, che saranno sempre piccoli: perché la grandezza non risiede nella realtá delle proporzioni, ma nella nostra immaginazione. E quando Kléber, rapito in entusiasmo dopo una vittoria, grida a Napoleone: — Generale, voi siete grande — ; la nostra fantasia colloca Napoleone in su una statua ed il gigante Kléber a’ suoi piedi col capo inchino. Kléber che avea tanto potere sopra l’esercito s’ecclissava innanzi a Napoleone, perché Kléber imponeva colla statura. Napoleone comandava con l’occhio, e l’uno parlava a’ sensi, l’altro ammaliava l’immaginazione. Guardatevi dunque dal prendere quel «s’ergea» in un senso solo materiale; Farinata mezzo nascosto nell’arca può ergersi quanto vuole che sará sempre piccolo rispetto ad un uomo che sia tutto in piede; quell’ergersi è sublime non per il suo significato diretto, ma come segno ed espressione d’una grandezza tanto maggiore quanto meno misurabile, dell’ergersi, dell’innalzarsi dell’anima di Farinata sopra tutto l’inferno:

                                    Come avesse l’inferno in gran dispitto.      

E siccome la fantasia non sa concepire l’astratto e l’intellettuale che dandogli corpo e figura, la grandezza morale vi ingigantisce anche quel corpo, non altrimenti che fa il volgo, poeta nato, il quale, quando gli si parla di conquistatori se li rappresenta in forma di giganti. Quanto Farinata è piú grande, tanto piú Dante si sente rimpicciolire; il suo volto riman fitto nel volto del ghibellino, resta estatico, turbato e non sa quel che si faccia, ed è bisogno che Virgilio lo scuota e lo spinga con le mani verso di lui: — Desideravi tanto di veder Farinata e di parlargli; accostati, ch’egli ti possa udire: «Le parole sien conte».