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poesia, scienza ed eloquenza 2i3


lora: — È questo eloquenza o poesia? — Lí il poeta rappresenta per rappresentare: l’oratore rappresenta anch’egli, ma per raggiungere un fine diverso. Ma quando nella poesia s’introduce il drammatico, quando è un uomo che parla d’un altro uomo, la confusione è possibile: che differenza fate voi tra Dante che parla contro i papi e Savonarola che predica contro i papi? Nell’orazione vi è un pensiero che l’oratore dee far trionfare: in poesia non vi è alcuna veritá a dimostrare: i personaggi poetici sono caratteri e passioni, e le loro parole sono rappresentazioni di se stesse, il loro manifestarsi. Mirabeau sulla tribuna si esprime col suo carattere, ma nel suo discorso il sostanziale è il principio ch’egli propugna, al cui servizio pone tutte le forze dell’anima sua: Mirabeau in poesia è un carattere che mi volete rappresentare, ed il suo principio vi sta a dar risalto a quel carattere, a quelle passioni. Il Voltaire nell’Orfano della Cina introduce Idamé, che esortò lo sposo ad uccidersi, per sottrarsi alla servitú; e ponendole in bocca una giustificazione del suicidio, prendendo ad esempio il libero Giappone, il Voltaire si dimentica di esser poeta: la Cina ed il Giappone sono per lui la Francia e la libera Inghilterra: il teatro egli lo trasforma in una cattedra, in una tribuna: la donna cinese diviene un filosofo, uno spirito forte, come si diceva in quel tempo, che disputa e disserta. Sono discorsi, tirades, che si chiamavano un giorno squarci oratorii, e s’applaudivano, che troviamo in Corneille e Racine, in Metastasio ed anche in Alfieri quando mi ragiona di libertá, non si avveggendo che la libertá è allora efficace quando non è un semplice ragionamento, ma un fatto vivo, come nel Guglielmo Tell di Schiller, dove quantunque non sia nominata mai la parola libertá, ci par di respirarla con l’aria co’ monti e con gli uomini della Svizzera. Dante al contrario non ha niente a persuadere a Niccolò III, niente a dimostrare: e non dimostra giá egli che la simonia, l’avarizia, la servilitá de’ papi degradi il papato, screditi la religione. Tutto questo egli lo suppone, non lo discute, non lo mette in quistione; e perché la veritá di queste idee è ammessa da’ lettori, è possibile che elleno sieno poesie, cioè rappresentazione, bastando che