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LA «DIVINA COMMEDIA»

Versione di F. Lamennais, con una introduzione sulla vita,

le dottrine e le opere di Dante.


Ecco un nuovo lavoro intorno a Dante. È il testamento del Lamennais, interrotto dalla morte.

Credevo impresa piuttosto disperata che difficile una traduzione di Dante in francese; il Lamennais ha fatto un miracolo di lavoro: ha costretto la lingua francese a ubbidire a Dante. È una versione letterale; e, in questa maniera di tradurre, la lettera per lo piú uccide lo spirito; oltreché la ti dá il significato, di rado la poesia. Ma la nuda lettera sotto la penna del Lamennais diventa pensier ed immagine, colore e musica. Quel sostituire parola a parola è fatto con tanta intelligenza del testo, e con si scrupolosa esattezza, che il pensiero si trasmette limpidamente dall’una nell’altra lingua1. Questo è giá molto, chi pensi quanto Dante sia di difficile intendimento anche ad un italiano. Ma questo è merito volgare allato al rimanente. Innanzi al Lamennais non istá giá la parola italiana, a cui cerchi l’altra che le risponda, ma il pensiero tutto intero e vivo, che



  1. Salvo pochi casi, come: «Nous voyons... les choses qui sont loin, autant que les éclaire le souverain Maitre». Il traduttore non ha ben compreso il verso:

    Cotanto ancor ne splende il sommo Duce.