Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. I, 1952 – BEIC 1803461.djvu/16

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plebeo, e li ha collocati con orgoglio accanto a’ potenti ed a’ grandi del mondo: egli ha abolito privilegi, classi e fattizie grandezze: ed alla nobilissima parola antica romanus sum ha sostituito una parola piú nobile ancora: homo sum. Adorato, ubbidito, adulato per sedici secoli sotto il nome di Barbaro, Cavaliere errante, Barone, Re, Pontefice e Imperatore, potentissimo di volontá e pieno di fede in sé stesso ne’ primi tempi, quale ce lo dipingono Dante e Shakespeare, ora virtuoso, ora colpevole, sempre grande; nell’etá moderna fa dell’ego sum il verbo della scienza, sostituisce la coscienza individuale alla tradizione, all’autoritá, alla fede; dichiara i suoi diritti in cospetto delle prostrate grandezze, e, fattosi popolo, li consacra col sangue; annulla l’universo, e lo crea ad immagine sua; e muore lasciandoci un passato distrutto, un presente tristo ed un oscuro avvenire: lo scetticismo e l’anarchia nelle menti, il dolore e la disperazione ne’ cuori.

L’individualismo è la filosofia di Federico Schiller: Kant fu il suo maestro. L’universo per lui è il teatro delle nostre azioni; e gli avvenimenti non sono che lo effetto inevitabile de’ nostri caratteri e delle nostre passioni. Pure egli non avea piena fede nel suo pensiero, né gli applausi de’ suoi cittadini bastarono ad ispirargli fidanza; tu lo vedi quasi ad ogni nuovo dramma mutar forma e disegno, scontento del giá fatto, poco sicuro di ciò che tenta; e talora viene quasi in disperazione del suo ingegno, ed esclama tristamente: — io non sono nato poeta! — A molti critici è piaciuto di esaminare i suoi drammi sotto quest’ultimo aspetto e, seguendo il poeta ne’ varii casi della vita e nelle ardenti contraddizioni di un’anima tumultuosa e inquieta, ci hanno mostrato qui l’imitazione di Shakespeare, lá il dramma borghese, e dove il fantastico cristiano e dove il fatalismo greco. Vero. Ma sotto le mutate forme vi è qualche cosa che permane: la libertá umana suprema spiegazione de’ fatti, e l’azione invitta della Provvidenza quasi di solo nome. Quando egli cominciò a scrivere i suoi drammi, si era in sul piú vivo del contrasto tra l’antico ed il nuovo; sensismo e criticismo, classicismo e romanticismo, francesismo e nazionalismo, dispotismo e libertá: ecco