Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. I, 1952 – BEIC 1803461.djvu/72

Da Wikisource.
66 saggi critici

giardino, le gallerie decorate, l’apparato della cappella, e il ritratto di Gregorio XIII, e la spezieria de’ gesuiti, e i cori de’ musici, e le legioni degli scolari, fanti, cavalieri, veliti, scorridori e triarii, et caetera mirabilia. Battaglie in Lombardia, tumulti in Roma, agitazioni a Napoli, ed il padre Bresciani se ne va a diporto per mare con Alisa o Luisella per poterci descrivere il golfo di Salerno e Amalfi e Positano e Minóri e Majòri, a non finirla mai. Cosi l’azione vi è non per sé, ma per la descrizione; l’uomo vi sta per il suo cavallo; l’attore per le scene; Bartolo per il suo caffè e Pio IX per la sua carrozza. Un giorno il Bresciani si lasciò dire che a lui bastava l’animo di scrivere come il padre Bartoli; e Pietro Giordani di rimando: — Matto insolente! credi tu che somiglianza di berretto faccia uguaglianza di cervello? — Ma il buon Bresciani sei crede: il cervello nel suo libro ci sta, perché egli abbia un pretesto di descriverci il berretto.

Pure il genere descrittivo ha anch’esso le sue bellezze. Piacciono le descrizioni del Bartoli: e se in un vago panorama ti si affacciano colli e paesetti e ville e lembi di cielo e pianure di laghi, tu vi affiggi lo sguardo con maraviglioso diletto. Che manca a queste descrizioni, che te ne senti si tosto sazio e ristucco, o tentato di saltarle a piè pari? Perché ti viene il sudor freddo, quando tu leggendo ti abbatti in qualche parola, come grotta, montagna, golfo, chiesa, giardino, cittá, aspettandoti il formidabile regalo di due o tre pagine di descrizione? Perché il padre Bresciani, siccome non reca in mezzo un’azione se non per fare una descrizione, cosí non pone mano a descrivere, se non per disgravarsi la mente dell’enorme provvisione che vi è raccolta di frasi e di parole toscane. L’azione vi sta per la descrizione; la descrizione vi sta per la frase. Passeggiando lungo i portici di Po in Torino, spesso dimentichi le tue faccende per fermarti innanzi a qualcuno dei tanti quadri e ritratti che vi sono in mostra; e qui contempli l’occhio vivido e quasi minaccioso di Vittorio Emanuele con quella sua aria concitata ed imperatoria; lá rimani assorto innanzi alla faccia trista e pensosa di Mazzini; ecco piú in lá Manara con quella sua fisonomia