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SETTEMBRINI E I SUOI CRITICI
Carissimo l’argomento, autorevole il nome dell’autore, io mi misi a leggere queste Lezioni1 con desiderio ardente e con grande aspettazione. Ma questa bella disposizione non... durò oltre le prime pagine; ché il libro a piú a piú mi dispiacque, sí che, come alcuni che visitano Roma, ci entrai ascetico, e ne uscii miscredente.
Queste parole non son mie. Le ha scritte
, che cosi comincia un suo lavoro critico sulle Lezioni del Settembrini.Pochi giorni innanzi mi era capitato uno scritto sullo stesso argomento del signor Francesco Montefredini, irto di osservazioni severe, e parte giá pubblicato per istampa.
Io non aveva ancor letto il libro del Settembrini. Lo aveva sentito molto lodare, e mi ero promesso di usare i primi giorni di vacanza parlamentare per raccogliermi e studiarlo. Intanto pensavo:
— Caspita! La nuova generazione entra in iscena senza molti complimenti. L’«ipse dixit» non ha senso per questi signori, e il principio di autoritá avrà molto a fare per mantenersi salvo. Come vanno diritti a dar la botta! Che aria da giudici prendono! E con che sicurezza buttan fuori la loro opinione! Cautele oratorie, giri ipocriti di frasi che inzuccherino gli orli
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- ↑ Lezioni di letteratura di Luigi Settembrini