Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. II, 1952 – BEIC 1804122.djvu/284

Da Wikisource.
278 saggi critici

lezze del Settembrini! Di filosofico e di razionale ce n’è qui dentro un pochino, perché cosi vuole la moda; e se tu prendi come cosa seria questa roba, guarda il Settembrini che ti fa il risolino. Lascia dunque il sistema, e le tante contraddizioni e l’idea fissa e il difetto di coesione e la dissertazione sul contenuto, e vieni con me a ringraziare il Settembrini in nome della vecchia e della nuova generazione che abbia regalato all’Italia un cosí bel libro, dove tutto ciò che una parte degl’italiani ha pensato e sentito per lungo tratto di tempo si trova rappresentato con l’anima dell’artista, col cuore del patriota.

I morituri vi salutano, o giovani, e si tirano indietro; ma voi, se de’ vostri padri vi sentite degni, avanzatevi sulla scena a capo scoperto, e studiateli, comprendeteli, ammirateli prima: li giudicherete poi.

Io mi spavento quando penso che grave mole di studii e di lavori resta tutta intera sul capo della nuova generazione.

Per non parlare che solo della storia della nostra letteratura, se la non dee essere un viaggio artistico, sentimentale, estetico, se dee essere un serio lavoro scientifico, in tutte le sue parti esatto e finito, non potea farla il Settembrini, e non può farla nessuno oggi.

Un lavoro è un problema che non si può risolvere senza i suoi dati, o presupposti. Una storia della letteratura è come l’epilogo, l’ultima sintesi di un immenso lavoro di tutta intera una generazione sulle singole parti.

Tiraboschi, Andres, Ginguené sono sintesi del passato.

Oggi tutto è rinnovato, da tutto sbuccia un nuovo mondo: filosofia, critica, arte, storia, filologia.

Non ci è più alcuna pagina della nostra storia che resti intatta. Dovunque penetra con le sue ricerche lo storico e il filologo, e con le sue speculazioni il filosofo e il critico.

L’antica sintesi è sciolta. Ricomincia il lavoro paziente dell’analisi, parte per parte.

Quando una storia della letteratura sarà possibile? Quando questo lavoro paziente avrá portata la sua luce in tutte le parti; quando su ciascuna epoca, su ciascuno scrittore impor-