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giovanni meli i65


Il Meli fece le sue prime lettere in una scuola retta da gesuiti, dove stette sette anni.

E che cosa era allora una scuola di lettere? In Italia, mentre il pensiero si rinnovava, durava la vecchia letteratura, e quando la letteratura si rinnovò, durarono le vecchie scuole.

Mentre il pensiero si rinnovava nelle alte cime della societá, continuava in letteratura l’Arcadia. Giambattista Vico, che aveva innanzi al pensiero cosí vasti orizzonti, era in letteratura un arcade: leggete i suoi sonetti e le sue prolusioni. Similmente, nel tempo di Alfieri e Parini, si insegnava quasi ancora come al tempo del medio evo, e le scuole vengono ultime nel movimento della civiltá. Mi ricordo che quando c’erano giá Manzoni e Leopardi, la scuola in cui io fui educato, era tutto un vecchiume rettorico, ed io, per mettermi al corrente, dovetti rifare i miei studii. Quale scuola, o Signori, ebbe il Meli? la scuola de’ gesuiti. E di questi non dirò nulla, perché combattere tirannidi sacre e profane, quando te ne può venire pericolo, è di alto animo; ma è di animo imbelle combattere i vinti. (Benissimo)

Dirò questo solo, che i gesuiti sono conosciuti come i piú tenaci e rigidi custodi del passato. Immaginate, dunque, cosa poteva essere una scuola retta da gesuiti. Il De Colonia, il Portoreale, il padre Emanuele Alvarez, molti sillogismi, molti luoghi rettorici, molte figure e tropi, nessuna diretta e larga notizia degli scrittori, ecco le prime impressioni, le prime abitudini dei Meli. Ma accanto a questa scuola ufficiale c’è sempre una scuola occulta, tanto piú operosa, quanto maggiore l’ingegno e piú stretto è il divieto. Il Meli si gittò sopra i libri che piú erano conformi alle sue inclinazioni, e nutrí quella prima etá. di fatti fantastici; venutigli alle mani i Reali di Francia, le Novelle arabe e altro di simil genere.

Un bel giorno fu quando un vecchio zio gli procurò in gran segreto l’Orlando furioso. Mi ricordo. Un zio prete mio maestro, tutt’ordine e misura, dissemi un giorno: — Vedi lá quel cassettone, lí dentro ci sono libri di poesia e di storia, ma è chiuso a chiave. Sai tu, per leggere uno di quei libri devono passare