Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. III, 1974 – BEIC 1804859.djvu/206

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certezza, quando la conoscenza viene dall’autoritá o dalla fede, e ci è necessitá, quando è fondata sul principio di contraddizione.

Ora. questi gradi di conoscenza non esprimono determinazione esistente nell’oggetto, ma il modo particolare, col quale è stato conosciuto. Pure anche qui il legame tra il modo di conoscere e l’oggetto è cosí stretto, che il pensiero volgare e la lingua considerano quel modo come proprietá dell’oggetto. E senti dire: — Uomo noto, fatto certo, dopo il lampo è necessario il tuono — . A scoprire l’illusione basta riflettere che lo stesso oggetto si sa in diverso modo, ed è noto a quello e certo a questo. Di che nessuno piú dubita.

Intanto, chi guardi la storia della filosofia fin da’ primi tempi, vedrá che il vero e il primo essere è stato cercato appunto in quelle categorie, che esprimono forme di relazione e di conoscenza, ma che non sono immagine di alcuno essere, e perciò sono inette a dare scienza dell’essere. L’esperienza è stata tenuta in poco conto, come mezzo troppo volgare. E perché l’essere dato dalla esperienza è mutevole, e l’esperienza ha pure le sue illusioni e le sue fallacie, e solo i concetti offrono nel loro contenuto l’eterno e l’immutabile, né l’esperienza può secondo Kant spiegarci le leggi generali; il pensiero fu proclamato come unica via alla veritá, e fu inventata accanto all’intelletto una specie particolare di ragione, la quale come visione intellettuale potesse senza fatica ficcare nel nostro cervello i piú alti concetti e leggi. I rapporti e i diversi modi del conoscere, come quelli che non derivando dall’essere avevano pur con quello tale legame che potevano apparire come sue categorie, confermarono la filosofia in quest dirizzo, e cosí queste categorie del puro sapere divennero categorie dell’essere primo, e s’inventò l’assoluto. Di tal genere sono pure le categorie di Kant, eccetto quella del reale, e quantunque egli riconosca che sono unicamente forme del sapere, non originate dall’essere, dá però ad esse un significato di essere, quando sostiene che solo col loro mezzo è possibile l’esperienza.