Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggio critico sul Petrarca, 1954 – BEIC 1805656.djvu/81

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iv. laura e petrarca 75


e ingrandire; fino gli scogli si commuovono e imparano ad amare.1 La Natura è come l’ornamento e la veste di Laura.

Laura è una Dea, non è ancora una donna; voglio farvelo sentire. Ecco innanzi a voi sul palcoscenico un’attrice: chi è costei? Giulietta, Desdemona, Antigone, Fedra, non sapete ancora chi ella sia. Datele le vezzose forme di Laura, quegli occhi, quelle chiome, quel riso, quell’incesso, quelle attitudini; il pittore prende il pennello e dipinge; il poeta guarda ed aspetta. Il poeta dice: — Tu sei forse l’ultima parola del pittore, tu non sei per me che appena la prima parola. Il pittore ti può ben rappresentare, perché ha il colore, che può nell’unitá dello spazio riprodurre l’unitá della tua persona; a questo la parola è fioca, e cento Omeri non valgono un Raffaello — . Ma la parola è un’arme più possente, che può rappresentare quello che pensi e senti. Se non vuoi esser solo una creatura pittorica, se vuoi essere una poesia, parla ed opera. Ecco incomincia il dramma, i suoi gesti si animano, i colori le si alternano sul volto, ella odia, ella ama, ella si sdegna, ella ha paura; dal grembo della Dea spunta la donna, ed il poeta prende la penna. Laura è l’attrice prima che incominci il dramma; non è ancora né madre, né sposa, né amante; non è la tale donna nel tale e tale momento della vita; la sua anima è un libro chiuso, sempre muta, sempre uguale, è quasi ancora natura, non è spirito. Di qui quella quietudine d’aspetto che è proprio della natura, e che esprime assenza di moto o di passione. Certo, questa quietudine, che negli esseri umani si chiamerebbe riposo o calma, è di un alto interesse estetico: è la forma della dignitá e della forza:

                                    A guisa di leon quando si posa.      


  1. La natura ne’ quadri amorosi del Petrarca sta come paesaggio o scena accomodata all’azione, e ch’egli anima e rende partecipe delle sue emozioni e delle sue ispirazioni. Ha per la natura quella inclinazione che sentono le anime innamorate e solitarie; e la evoca spesso accanto a Laura, e ne tira suoni giojosi, teneri, malinconici. Questo sentimento vivace, ma poco intimo e poco profondo, riceve qualitá dal suo spirito impressionabile, immaginoso, acuto. E chi vuole determinare quale fu in lui il sentimento della natura, dee innanzi tutto investigare qual era il suo modo di sentire.