Pagina:De Sanctis, Francesco – Storia della letteratura italiana, Vol. II, 1912 – BEIC 1807957.djvu/475

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indice del secondo volume 469


e cooperazione di tendenze: il risorgere della fama del Vico — Influsso del senso storico sulla critica e sull’arte: la poesia popolare.

VII. — II movimento romantico in Italia — Milano: il Caffé e il Conciliatore: vecchia e nuova generazione: poeti, storici, critici, filosofi, economisti, letterati — Le contese letterarie tra classici e romantici — Differenza del romanticismo in Germania e in Italia: colá, graduale formazione del nuovo pensiero europeo; qui, non altro che lo sviluppo della nuova letteratura sorta col Parini, la continuazione dell’opera del secolo decimottavo — Sentimento piú vivo del reale nel popolo italiano — Tentativi e aspirazioni politiche: il progresso e le riforme — La musica, le dispute scientifiche e letterarie, i romanzi e le tragedie prendono il posto che la politica lascia vuoto — Il Manzoni e la letteratura del Risorgimento — La lirica solitaria del Berchet, espressione della collera nazionale — Il Primato, la filosofia italiana e il neo-guelfismo — Contraddizione ed equivoci della situazione — La Toscana e la poesia del Giusti, che scopre il lato comico di quel movimento dottrinale-politico — Lo scetticismo e il pessimismo di Giacomo Leopardi: il senso del mistero e l’energico sentimento del mondo morale — La rinnovazione spirituale: la critica sará l’istrumento di essa — Disfacimento del sistema teologico-metafisico-politico, che ha accompagnato il Risorgimento nazionale italiano, ed esaurimento delle sue forme letterarie — Necessitá per l’Italia di cercare se stessa, di riconoscere le sue forze e le sue debolezze, di assimilarsi e trasformare la coltura moderna in coltura propria, e di rifarsi una vita interiore, dalla quale uscirá una nuova letteratura.

Nota |||
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