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132 Gian Maurizio

URSINA (mossand l’Anin)
Avdè, l’è ün angial! c’al vos cor gioišča!
MAMA. Je’ v banadišc, e Dio av banadišča!
MAMA da Menga. Lan si banadiziun Iddio av dona!
910Iuhee! Je poss sparär da gnir preist nona!
(Giò la tenda).


SCENA VIII.

Plazza davant la baselga da Nossa - Dona.

P. P. VERGERIO, GUIDO ZONCA, PLEBAN ANDRIANI, al BENEDETTIN da S. Gadenz, e gent.

VERGERIO. Mi felicito teco, o Guido mio,
E grazie rendo all’Altissimo Dio,
Supremo reggitor di tutto il mondo;
Che la luce largendo a quei di Bondo,

[p. 159]                   915 Dell’agnello alle nozze li chiamò;
        E l’opra tua di gloria incoronò.

ZONCA. Or non riman che questo nido ancora,
Della riforma ad offuscar l’aurora.
La festa a celebrar dell’assunzione
920Di Maria, terran quì processione.
Opra quest’oggi saria meritoria,
Degli idolatri riportar vittoria.
VERGERIO. Di convertir al culto del Signore
Di Andriani tenteremo il core.
925Uom di coscenza egli è; e se ancor crede
Nella Madonna, il fa di buona fede.
Se luì dato ne fosse convertire,
Le tracce sue vedresti altrui seguire.
ZONCA. La processione ora dal tempio parte;
930Tiriamci ad osservarla quì in disparte.

(Al vegn al pleban, al Benedettin e popul cun cruš, bandiera, torcia, turibul, ecc.).
ANDRIANI. Assunta est Maria in cœlum, gaudent angeli;

Laudantes benedicunt Dominum.
BENEDETTIN. Sancta Maria!
CORO.                          Ora pro nobis.