Pagina:Deledda - Cenere, Milano, 1929.djvu/40

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Ma non osava fiatare.

Era notte ancora quando Olì si alzò: scese in cucina, risalì, ritornò a scendere, rientrò con un fagotto.

— Alzati, — disse al ragazzetto.

Poi lo aiutò a vestirsi e gli mise intorno al collo una catenella dalla quale pendeva un sacchettino di broccato verde, fortemente cucito1.

— Cosa c’è dentro? — chiese il bimbo, palpando il sacchettino.

— Una ricetta che ti porterà fortuna; me la diede un vecchio frate che incontrai in viaggio.... Tieni sempre il sacchettino sul seno nudo; non perderlo mai.

— Come era il vecchio frate? — chiese Anania, pensieroso. — Aveva una lunga barba? Un bastone?

— Sì, una lunga barba, un bastone....

— Che fosse lui?

— Chi lui?

— Gesù Cristo Signore...

— Forse... — disse Olì. — Ebbene, promettimi che non perderai nè darai mai a nessuno il sacchettino. Giuramelo.

— Ve lo giuro, sulla mia coscienza! — rispose Anania gravemente. — È forte la catenella?

— È forte.

  1. La rezetta: questi sacchettini-amuleti contengono o scongiuri o preghiere scritte su un foglietto di carta, o erbe e fiori raccolti la notte di San Giovani, o pezzetti di carbone, cenere, pietruzze, frammenti della vera croce, ecc.