Pagina:Deledda - Elias Portolu, Milano, 1920.djvu/21

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— Dio lo voglia!

Zia Annedda andava premurosamente dietro la vedova, desiderosa di complimentarla; ma zio Portolu s’impadronì della donna, le prese le mani, la scosse tutta.

— Lo vedi? — le gridò sul viso — lo vedi, Arrita Scada? Il colombo è tornato al nido. Chi ci tocca, ora? Chi ci tocca? Dillo tu, Arrita Scada....

Ella non seppe dirlo.

— Lasciatelo dire, — esclamò Pietro, rivolto alla vedova. — È allegro oggi.

— Perchè deve essere allegro!

— Sicuro che sono allegro. Cosa ne dici, tu? Non devo essere allegro? Non lo vedi il colombo? È ritornato al nido. È bianco come un giglio. E belle storie ne sa raccontare, ora. Arrita Scada, sentito hai? Siamo una famiglia, una casa di uomini, noi: e diglielo a tua figlia, che essa sposerà un fiore, non una immondezza.

— Lo credo bene.

— Lo credi? O che credi tu che tua figlia venga qui a far la serva? Verrà a far la signora: e troverà pane, e troverà vino, e troverà grano, orzo, fave, olio; ogni ben di Dio. Lo vedi tu quell’uscio? — gridò poi, facendo