Pagina:Deledda - I giuochi della vita.djvu/53

Da Wikisource.

davanti a te? Via, non sei più un ragazzo, Andrea; e poi, cosa dicevi poco fa? che nei grandi centri si perde la fierezza e si piglia il proprio bene ove si trova? Dicevi o no questo?

— Bene; eppoi?

— Eppoi, eppoi! Se darai retta ai miei consigli, tu non avrai che a stender la mano per afferrare la tua fortuna. Combiniamo il miglior modo di incontrarci con zio Verre.

— Combiniamo, — disse allora Andrea, rassegnato.

— Come ti dissi, verso sera egli è sempre ubbriaco, e non ragiona più. Mi dissero inoltre che zia Coanna, venuta una certa ora, lo chiude a chiave nella sua stanza, perchè egli fa dei discorsi strani. Tu sai la diceria sciocca che corre da tanti anni in paese.

— Che cosa?

— Bah, il fatto dell’appaltatore!

— Io non so nulla, davvero.

— Come, non sai nulla! Possibile? — esclamò il Tedde, meravigliato.

— Parola d’onore, non so nulla! — affermò Andrea.

— Ebbene, è una delle solite cretinerie dei maligni, sai; dicono che quando si tracciava