Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/270

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Frisca sezis cale rosa,
frisca sezis cale lizu;
Mama de su Santo Fizu,
Mama de su Fizu Santu.
In nomen de su Babbu,
de su Fizu e de s’Ispiridu Santu.

La recitò dieci, venti volte, tenendo gli occhi spalancati e fissi sul volto del morente: vedeva la bianca barba muoversi ancora, le palpebre che tentavano di sollevarsi. La mano secca e livida del morente si mosse due volte, brancicando nel vuoto. Cercava il bastone? Basilio ne provò una pena profonda, e si pentì di non aver cercato meglio, fino a trovarlo e riportarglielo. E continuò a fissare il morente, senza più pregare nè piangere, atterrito dalla visione della morte.

La barba del vecchio si agitò lievemente, le labbra umide di bava sanguigna e di latte s’aprirono a un piccolo sbadiglio, le palpebre si sollevarono sugli occhi vitrei: tutto era finito. Zio Pietro vedeva l’eterna luce.

Il pastore spense il cero, e con questo segnò una gran croce dalla fronte al petto e sugli omeri del morto; gli abbassò le palpebre, gli congiunse le mani sul seno; poi uscì fuori e pianse.