Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/322

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dre Eterno, voi! Dico bene? (Si volge intorno, ride, bacia le ginocchia del vecchio). Nonno mio, io sono una femminetta vile, sono la spina del cuore di mia madre, sono ubbriacone, sì, è vero, ma ora non sono ubbriaco, ve lo giuro.... Sì, io sono un fannullone.... sì, lo so, lo so.... ciò che sono.... io.... (Piange). Ma se la testa è debole, il cuore è grande. È il cuore d’un leone. Iddio ha sbagliato quando fece nascere Colomba e me assieme: mise l’anima del maschio nel corpo della femmina, e l’anima di questa nel corpo mio. Ma anche per me (si solleva, battendosi dei pugni sul petto), anche per me il nemico è il nemico! (Urla). Quando lo vedo, tremo tutto di rabbia, ed il sangue mi vela gli occhi....

Zia Daniela (con amarezza). Ed è perciò che lo fuggi e lo temi!

Antine (s’inginocchia davanti a zia Daniela). Madre mia, perdonatemi: io sono un ubbriacone, e se potessi mi schiaccerei come una rana: ma voi vi siete sbagliata nel mettermi al mondo. Voi siete Maria Santissima, ma vi siete sbagliata.

Il Parente (raschia e sputa). Che una