Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/337

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guardarti! Tu sei mio e devi restare sempre mio! Giura che sarai sempre mio, anche se il sangue continuerà a scorrere fra noi. Jorgj, giura, fiore! (Si abbandona fra le braccia di Jorgj; ma ad un tratto si rianima, si stacca dal giovine, lo respinge, si passa le mani sul viso). Vattene, ora, vattene! Basta, ora; vattene.

Jorgj (cerca riattirarla a sè, commosso). Oh, se fossi un altro uomo! Non mi far morire, Colomba! Non occorre che io giuri perchè tu veda come son tuo. Sì, è meglio che vada via! Dammi un altro bacio, e poi basta. (Si riabbracciano. Carezzevole). Colomba, perchè non vuoi che.... l’ospite....

Colomba (vinta). L’ospite.... la pace.... Sì. Che cosa ha detto tuo padre?

Jorgj. Ha riso, ma non ha risposto assolutamente di no. L’ospite disse: verrà il prefetto, verrà il vescovo; si potrà combinare un matrimonio.

Colomba. E lui?

Jorgj. Lui?... Ah, chi è? (Si odono passi nel cortile). Siamo spiati: va, nasconditi. Dirò che son qui perchè.... (Mentre spinge Colomba verso l’uscio appare sulla porta Jacu Lixia).