Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/57

Da Wikisource.

— 43 —

tarsi, punto dai ricordi, umiliato nel veder il suo dono fra le mani di coloro che lo rendevano infelice.

— Se vuoi riaverlo, Paska di rose, raccontaci una novella.

— Una novella? Quale? — diss’ella, come fra sè, sollevando le braccia per accomodarsi il fazzoletto: in quell’atto il suo busto svelto e pieno apparve stupendamente modellato dalla camicia e dal corsetto di velluto rosso, e Melchiorre, alle amare angoscie che lo tormentavano, sentì mescersi lo struggente desiderio di quel corpo flessuoso che tante volte aveva sentito palpitare fra le sue braccia.

Chi adesso li divideva? Chi gl’impediva di saltare al di là del tronco e di correre e sentir ancora, col dolce abbandono antico, il lieto cuore di Paska palpitar contro il suo, e la fresca bocca di lei rider contro le sue labbra? Chi li aveva divisi? Quella gente ridicola e sciocca che si aggirava intorno al fuoco come le farfalle attorno al lume! Egli si sentiva la forza e il coraggio di passare attraverso tutta quella gente e di urtarla, spingerla, gettarla sulla fiamma; e farne un fuoco alto alla cui luce restar soli lui e Paska, e rivolgersi a lei urlando: «E adesso?».