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Zio Predu diceva con disprezzo indifferente:

— Il figliuolino del magnano?

— Brava, il figliuolino del magnano, — ripetè dall’altro lato Stefano, e Annarosa si sentì presa come nella morsa di una tenaglia, tra padre e figlio; eppure rideva, silenziosa, a occhi bassi, e per non parlare cominciò a mangiare in fretta il biscotto nuotante nella crema del suo piatto.

Il più calmo di tutti era Agostino; lo preoccupava solo il pensiero che in cucina potessero aver sentito le parole sciocche dello zio; del resto tutti sapevano che Gioele era innamorato di Annarosa, e tante volte egli s’era proposto di bastonare questo ragazzo, astenendosene per non compromettersi e non dar noia alla famiglia.

Si volse un poco e vide laggiù in cucina la vedova e Mikedda che parlavano fra loro, davanti ai fornelli dove preparavano ancora qualche cosa; e il contadino pareva non ci fosse, nascosto nel suo angolo.

— Io però questo ragazzo lo voglio bastonare, — pensava. — Se zio Juanniccu parla così, vuol dire che lo vede ronzare ancora qui intorno, con la sua zampa

Deledda, L’incendio nell’oliveto. 12