Pagina:Deledda - La chiesa della solitudine, 1936.djvu/66

Da Wikisource.

— 60 —

gesti come per scacciare qualche fantasma. — Non esageriamo, Concezione. Tuo padre era un uomo onesto e lavoratore; e non sono poi milioni, quelli che ti ha lasciato. Riguardo al resto, ti ripeto, Dio è grande: la vita, la morte, la salute nostra sono nelle sue mani. Bisogna aver fede. Sai la parabola del fanciullo di Cafarnao?

— Non ricordo.

— Ebbene, adesso non ho tempo, perché devo andare alla Cattedrale per gli uffici divini. Ma domenica prossima, racconterò a tutti, qui nella chiesetta, quella parabola: poiché tutti siamo più o meno infermi e abbiamo bisogno di guarire. Riguardo a mio nonno ed ai miei fratelli, sta tranquilla; non ti molesteranno più: a meno che...

— A meno che?

— Uno di loro non ti piaccia. Sono bravi ragazzi, allegri, generosi. Molto giovani, è vero, ma la buona moglie deve essere anche la madre del suo sposo.

Egli scherzava, certamente, e al vedere il viso ch’ella fece, di allarme e di spavento, anche lui ritornò serio:

— Sai che cosa devo dirti, Maria Concezione? Tu sei un po’ come la vita: tu mi capisci: tutti guardano alla vita, con la speranza di riceverne piacere, denari, amore: