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sposi: Francesco, che si era alquanto curvato su Maria, si sollevò e sorrise. Il giovine proprietario disse qualche parola, e si curvò e baciò la sposa sulla fronte.

E subito dopo Pietro l’imitò, ma invece di baciare Maria sulla fronte la baciò sulla guancia, quasi all’angolo della bocca; poi le strinse la mano dandole la moneta d’oro.

Sabina sussultò; le parve di svenire.

I due giovanotti attraversarono il cortile e se ne andarono: Maria mostrava a Francesco la monetina donatale da Pietro; egli sorrideva e diceva scherzando:

— Ah, me l’hanno fatta! Guai però se gli altri cercano d’imitarli!

— Stupido, — pensò Sabina, voltando le spalle agli sposi. — Il bacio di Pietro è stato il bacio di Giuda; e tu sorridi!

Pietro vagò tutta la sera in compagnia del suo nuovo amico. Andarono nella bettola del «forestiere» e la bella Maria Franzisca li inebbriò di vino e di sguardi provocanti.

Poi il toscano s’avvicinò e sedette vicino a loro.

— Che belle nozze, — disse, col suo linguaggio bizzarro; — come è vero Dio, non se ne vedranno più, in questo vicinato, nozze così di lusso.