Pagina:Deledda - Le colpe altrui.djvu/238

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— Tutto, zia Marianna! Fra poco ritornerete a casa vostra...

— Sia fatta la volontà di Dio, — ella mormorò con rassegnazione; e riprese ad arrotolare i panni, grigi ed aspri com’era stata la sua vita, pensando a tutte le cose che lasciava con dolore sebbene non sue. Estranea qua, estranea là, si sentiva più che mai di passaggio in questa vita, ma era rassegnata a tutto. Sia fatta la volontà di Dio.

*

Eppure la sera in cui Vittoria e Pietrina Zara andarono a prenderla per accompagnarla allo stazzo — tre giorni avanti le nozze — cominciò a tremare come una foglia; le gambe le si piegavano, e sarebbe caduta se le donne non l’avessero sorretta. Le pareva che laggiù nella sua casa nulla fosse mutato. Bakis, grande e terribile, sedeva accanto al focolare con la fronte cupa come un orizzonte annuvolato, e in contrasto Andrea piccolo e bruno saltellava come un uccellino per la casa desolata. I servi tacevano e nel cortile la panchina del peccato mortale illuminata dalla luna sembrava una pietra di sepolcro.

Le donne Zoncheddu accompagnarono fino allo stradone l’infelice che era stata loro ospite e loro serva, e prima di separarsi Battista l’abbracciò stretta domandandole perdono se qualche volta le aveva mancato di rispetto; pareva lei la serva, e seguiva con uno sguardo disperato la madre di Mikali, sembrandole che ora-